Lison Pramaggiore

Nel Veneto Orientale la vite è coltivata da almeno tre millenni. 

Numerosi sono gli antichi reperti che testimoniano la coltivazione della vite fin dai tempi preistorici. La razionalizzazione della coltivazione della vite nel comprensorio si può tuttavia far risalire alla fine del primo conflitto mondiale.

In questo periodo, i grandi proprietari terrieri, allora molto numerosi, incominciarono a piantare vigneti seguendo i suggerimenti degli studiosi della vicina Stazione Sperimentale di Viticoltura di Conegliano e negli anni '30 venne costruito l'Ente di Rinascita Agraria che aveva lo scopo di disboscare e di rendere coltivabile i terreni: fu un'opera imponente che trasformò un territorio di oltre 3.000 e fu condotta e realizzata grazie all'impegno dei professori Ronchi e Ruini.

La seconda guerra mondiale rallentò notevolmente lo sviluppo della viticoltura e dell'enologia, che riprese con grande vigore negli anni '50 e '60, che vedono la nascita delle prime importanti Case Vinicole della zona e delle Cantine Sociali di Pramaggiore e di Portogruaro. Ora il vino è divenuto, grazie all'affinamento delle tecniche viticole e di cantina, una fiorente realtà, caratterizzandosi come una autentica risorsa economica.

La viticoltura del comprensorio obbedisce, oggi, a regole che assicurano ai suoi vini l'alta qualità richiesta dal mercato e che consentono di ottenere gli ottimi vini bianchi e i grandi vini rossi DOC Lison-Pramaggiore apprezzati in tutto il mondo